Il calore e il rafforzamento della volontà

Articolo di Heinz Grill

Due tipi di calore

Esistono due tipi di calore che sembrano molto diversi per loro natura e che alla fine si completano a vicenda. Ad esempio, chi fa sport attivamente o suda abbondantemente, promuove direttamente il calore metabolico che sale in modo centrifugo dal proprio corpo e di conseguenza scorre verso la periferia come indicato dalla traspirazione. Il secondo e meno conosciuto tipo di calore è chiamato calore eterico.1) “Con i sensi ordinari l’uomo non percepisce le manifestazioni della forza vitale. Vede i colori della pianta, odora il suo profumo; a questo modo di osservazione la forza vitale rimane nascosta. Ma quanto poco il cieco nato è in diritto di negare i colori, altrettanto poco i sensi ordinari sono in diritto di negare la forza vitale. … In ogni pianta, in ogni animale, oltre alla figura fisica (esiste) la figura spirituale piena di vita. Per avere un vocabolo che indichi questa figura spirituale, possiamo chiamarla corpo eterico o vitale.” Rudolf Steiner, Teosofia, Editrice Antroposofica Milano 2014, pag. 29 Questo si sviluppa indipendentemente dall’attività fisica. Sorge attraverso un significativo lavoro di coscienza e ha un effetto dall’alto verso il basso o dall’esterno all’interno. A seconda della possibilità di come la singola persona modella le idee in ideali e in abilità sociali pratiche, oppure – in altre parole – mentre guida i contenuti esoterici in una direzione di riferimento pratica essoterica2) “essoterico: In genere detto di una dottrina o di una prassi religiosa che può essere conosciuta anche dai profani; più in particolare di quella parte dell’insegnamento, nelle antiche scuole filosofiche, a cui era ammesso un pubblico più largo, contrapposto a esoterico.” (www.treccani.it) , crea una sfera di calore. Tuttavia, questo tipo di calore si sviluppa nella sfera circostante, in base all’attività mentale e attraverso il contenuto intellettuale. Ha quindi un effetto centripeto dall’area circostante e permea le persone. Inoltre non nasce principalmente dal cervello, ma in realtà si accende dal potere delle idee o dal pensiero con il suo potere sferico universale e quindi risplende sull’essere umano e sul fisico.

Queste due diverse condizioni di calore, quella che si sviluppa direttamente dal metabolismo attraverso l’attività fisica e quella che si crea dal potere delle idee e la loro attuazione dalla coscienza, sono importanti per la salute umana.

Il calore che il corpo produce durante l’esercizio aumenta dal metabolismo.
Il calore generato dalla formazione dei pensieri può essere vissuto come una sfera.

Debolezza di volontà e perdita di calore sono i segni tipici dei tempi

Se si seguisse un concetto di intelligenza artificiale, come l’auto a guida autonoma e se lo sviluppasse ulteriormente, in modo che nelle persone siano letteralmente incorporati dei programmi che le degradano a un meccanismo più funzionale e più veloce, di conseguenza esse perderanno per forza il calore del proprio potere creativo, cioè del proprio movimento spirituale primario. È più che discutibile se una compensazione sportiva possa compensare questa perdita di potere creativo indipendente e salvare la salute degli esseri umani.

Per il tempo di oggi, in cui le singole strutture personali si stanno sempre più de-individualizzando, dissolvendosi nel loro centro, si sviluppa ogni giorno che passa, una debolezza di volontà3) “volontà: Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.” (www.treccani.it) e allo stesso tempo anche una perdita di calore. La volontà che è ancorata nell’anima con una temperatura costante come forza di base portante, richiede una certa forza negli organi interni del metabolismo e anche una solida struttura del sistema nervoso. Quanto devono avere freddo le persone, quando salgono su un treno senza conducente o quanto poco lavoro devono fare sulla strada, quando salgono su un’auto a guida autonoma. L’autonomia della tecnologia porta all’auto-riduzione e alla riduzione del calore nell’uomo. Più l’individuo decompone le sue connessioni sinapsi-rete o le sviluppa solo in modo inadeguato a causa del coinvolgimento in queste strutture dettate e controllate dal computer, più la sua autostima ne soffre e sviluppa una sensazione di crescente disperazione senza speranza e prospettive. Un tempo senza Sé è un tempo senza calore. La volontà come propria profondità interiore richiede quindi un’attività edificante, stimolante e una disciplina della performance che sia sostenuta da richieste adeguate e non inadatte. Proprio come dopo alcuni giorni di passività gli arti con la loro massa muscolare si atrofizzano, gli organi, il calore e il sistema volitivo si indeboliscono nella stessa misura, quando l’individuo si toglie dalle possibili esigenze della vita e dagli obiettivi mirati, attraverso il ritiro, il comfort, la depressione o lo sconforto oppure quando rinuncia a se stesso nel suo nucleo individuale, arrendendosi alle prestazioni del programma del computer. Non solo perde la sua naturale autostima, ma dissolve il suo nucleo interiore, il suo nucleo più profondo, la struttura della sua personalità.

Come ci si sente ad essere lasciati a un’auto a guida autonoma?

Quando una persona ha solo intelligenza artificiale, denti artificiali e organi artificiali, tutto sembra andare bene.
Come risultato di processi di pensiero logico, nuove sinapsi si formano nel cervello. Lo sviluppo da un lato e la degenerazione dall’altro lato derivano dall’attività o dalla passività negligente.

Esercizio per rafforzare la volontà

Stranamente, uno degli esercizi di base e dei prerequisiti per sviluppare la volontà, non solo in senso sportivo ma anche totalizzante, è l’attività del pensiero che il singolo cittadino non vuole più fare a causa dell’esaurimento e della disperazione. Rudolf Steiner, ad esempio, scrive nel capitolo “L’iniziazione” 4) “La prima “prova” consiste nell’acquisire una percezione più vera, che non sia quella della media degli uomini, delle qualità corporee dei corpi inanimati, e poi delle piante, degli animali e dell’uomo. Con ciò non si allude a quella che oggi vien chiamata conoscenza scientifica, perché non si tratta di scienza, ma di percezione. Di solito il procedimento è tale per cui l’iniziando impara a conoscere come le cose della natura e gli esseri viventi si manifestino all’orecchio spirituale e all’occhio spirituale. In certo modo queste cose gli si presentano allora svelate, come nude. Le proprietà che ora si odono e si vedono, restano celate all’occhio fisico e all’orecchio fisico. Per la percezione fisica rimangono come avvolte in un velo. Per l’iniziando questo velo viene tolto in virtù di un processo che si chiama di “combustione spirituale”. Perciò questa prima prova vien chiamata la “prova del fuoco”. Rudolf Steiner, L’iniziazione, Editrice Atroposofica Milano 2013, ISBN 9788877874788, pag.59 sulla cosiddetta prova del fuoco che è completata dal fatto che il praticante sviluppa una visione più profonda degli altri esseri umani o dei vari fenomeni del mondo. In generale, le condizioni del mondo esterno sono sempre celate da certe emozioni e distorsioni sensoriali orientate soggettivamente, in modo che non rivelino la loro esistenza reale o il loro ordine reale nella creazione dei mondi. L’attenzione dovrebbe quindi essere rivolta più a lungo agli oggetti dell’osservazione scelta, in modo che non vengano afferrati emotivamente, soggettivamente o avidamente, ma vengano addirittura contemplati da parte dell’anima nella luce e nella rappresentazione mentale.

Un incontro ordinato con altre persone o con la natura è un elemento fondamentale per la generazione di calore.

Il praticante sul sentiero della meditazione deve raggiungere questa formazione di punti di vista ordinata e scelta in modo indipendente con ogni approccio all’esercizio e oltre in misura un po’ minore in ogni situazione della vita. Le conversazioni e gli incontri non dovrebbero quindi avvenire dopo simpatie e antipatie spontanee, ma piuttosto si dovrebbe sviluppare sempre di più una sensazione empatica attraverso la percezione cosciente e questo non solo per quelle persone che sono personalmente giudicate piacevoli, ma anche per quelle che sono vissute come spiacevoli. La cosciente e più profondamente formazione della percezione conduce i sensi, così come il pensiero, in una sfera di calore crescente che può essere liberamente progettata e fa regredire tante intuizioni soggettive rapide, pregiudizi o valutazioni emotive. Si tratta di uno sviluppo dell’attenzione guidato dal pensiero e dal contenuto che però deve essere costantemente portato dalla volontà. Se lasci che le emozioni e le tante simpatie, antipatie e desideri corrano libere, lasceresti, come si dice così spesso e erroneamente, lasceresti penzolare la tua anima o faresti solo le azioni che l’animo preferisce in questo momento, non potresti mai sviluppare una relazione giusta con il mondo esterno e con gli oggetti dei sensi e la volontà che sta ancorando il potere della personalità nell’esistenza, decisamente s’indebolirà. L’apatia del tempo presente è probabilmente un’espressione di questa debolezza. 

Questa attività di instaurazione più intensa e ordinata di relazioni, attraverso l’immaginazione pensante e la percezione diretta coscientemente, crea il cosiddetto etere di calore nella sfera. Per questo, Rudolf Steiner parla nel paragrafo sulla formazione di una percezione più intensiva, della cosiddetta prova del fuoco che rappresenta una sorta di processo di combustione.  Gli attaccamenti soggettivi bruciano, mentre la realtà oggettiva tende a risorgere lentamente. Il rafforzamento del calore dell’etere si sviluppa prima nella sfera intorno alla testa umana e inoltre nel modo in cui una sottile esperienza sensoriale viene toccata in un incontro personale. Questo calore etereo che non ha ancora nulla in comune con una calura, ma apre solo una sorta di sfera solare iniziale, scivola però fin dentro l’esistenza organica dell’essere umano, rafforzando gli organi e il sistema cellulare e su questa base può condurre la volontà al suo nucleo interno. La forza di volontà più preziosa non si crea quindi solo attraverso attività sportive esterne, queste hanno il loro valore, ma non bastano. L’attività di pensiero, una volta che è stata realmente elevata agli oggetti del mondo esterno per un periodo di tempo, crea un rafforzamento solare della sfera circostante ed è questo che alla fine guida al riscaldamento dell’essere umano.5) “Nell’anima si sperimenta l’etere del calore precisamente come un fresco che allo stesso momento riscalda. L’etere del calore apre il cosmo a diventare una realtà bella e accogliente e riverbera delle forme plastiche nei fenomeni per terra. Quando questo etere del calore agisce prevalentemente sulla natura, essa si rivela altrettanto in modo plastico, come dipinta, con profondità e allo stesso tempo con delle strutture che s’innalzano sempre di nuovo in modo arrotondato. Un angolo comunque viene sperimentato come morbido e accogliente, come immerso in una sfera rotonda. Il calore agisce nella profondità e allo stesso tempo nell’estensione cosmica. Anche il colore blu da un lato agisce in modo ampio e dall’altro lato sull’anima agisce in modo profondo. Nella sfera eterica perciò non risplende il sole fisico con la sua calura bruciante, perché con l’etere s’intende una sfera vitale metafisica che continuamente esprime un processo di nascita di qualcosa che arrotonda e unisce.” Heinz Grill, Das Wesensgeheimnis der Seele, Casa editrice Stephan Wunderlich 2014, ISBN 9783981585551, pag. 196 (estratto tradotto dalla traduttrice dell’articolo)

Malformazioni della pratica mentale

Gli errori in questi esercizi di contemplazione e di intensificazione della percezione sono rivelati proprio dal fatto che il praticante non entra negli incontri e negli esercizi di meditazione con interesse e una ricerca reale della verità e con un desiderio di percezione oggettiva, ma piuttosto li prende per se stesso, richiedendo un puro consumo soggettivo. Un esercizio non dovrebbe rimanere troppo strettamente legato al mondo fisico, ma dovrebbe sempre aprire quella sfera che forma calore e che brilla universalmente. A seguito dei tanti stati di esaurimento del tempo presente, il praticante cerca una via d’uscita in alcune forme di mediazione e, a partire da queste, vuole “salvare” se stesso, se lo si esprime con questa parola. Fuggire nella pratica dello yoga o della meditazione non risponde alle domande del tempo. La mentalità materialistica che è così nascosto nel corpo umano, usa l’esercizio in modo troppo soggettivo e non entra in modo adeguato in una relazione oggettiva con un oggetto in esame. Pensare al contenuto oggigiorno diventa opprimente. Se un esercizio rimane nel consumo soggettivo, non può generare calore, ma rischia anzi di isolare le persone dalla sfera reale dell’incontro e dell’interesse e di creare una sorta di freddezza.

Suggerimenti pratici per la generazione di calore

Fondamentalmente, il cittadino di oggi che vuole svilupparsi è chiamato ad essere molto attivo in questo tipo di attività solare di pensiero e percezione cosciente. Con ogni attività che svolge in questo senso, sperimenterà un aumento nello stabilire rapporti con se stesso e con i suoi simili, mentre dopo una giornata di abbandono sentirà già una notevole diminuzione della forza nella sua anima. La pratica richiede quindi un impegno e una perseveranza scelti consapevolmente ogni giorno. Oggi l’uomo deve imparare a mantenere il calore, svolgendo consapevolmente la propria attività creativa nel pensiero e nelle sensazioni successive.

La cosa migliore da fare è creare una scheda ordinata di obiettivi da raggiungere e prendere una risoluzione che non ti fermi al consumo superficiale di informazioni che il tempo offre, ma piuttosto esprimi e approfondisci alcune osservazioni essenziali più intensamente. Scegli sempre fenomeni che studi a lungo o affronti i prossimi contatti con altre persone e ti prepari al contenuto della conversazione in modo che le fasi emotive non dominino troppo. Dopo che è trascorso un giorno, la sera dovrebbe fare una riflessione retrospettiva e la negligenza che ha avuto luogo, dovrebbe essere corretta con migliori risoluzioni per il giorno successivo. La volontà sarà rafforzata in modo evidente a questo livello di formazione attiva e cosciente dei pensieri e della percezione significativa. Il praticante allo stesso tempo si accorgerà di essere in grado di creare un calore eterico, il quale non solo agisce positivamente su se stessi, ma che può anche irradiare fin dentro la sfera circostante e il tempo atmosferico.

Anmerkungen

Anmerkungen
1 “Con i sensi ordinari l’uomo non percepisce le manifestazioni della forza vitale. Vede i colori della pianta, odora il suo profumo; a questo modo di osservazione la forza vitale rimane nascosta. Ma quanto poco il cieco nato è in diritto di negare i colori, altrettanto poco i sensi ordinari sono in diritto di negare la forza vitale. … In ogni pianta, in ogni animale, oltre alla figura fisica (esiste) la figura spirituale piena di vita. Per avere un vocabolo che indichi questa figura spirituale, possiamo chiamarla corpo eterico o vitale.” Rudolf Steiner, Teosofia, Editrice Antroposofica Milano 2014, pag. 29
2 “essoterico: In genere detto di una dottrina o di una prassi religiosa che può essere conosciuta anche dai profani; più in particolare di quella parte dell’insegnamento, nelle antiche scuole filosofiche, a cui era ammesso un pubblico più largo, contrapposto a esoterico.” (www.treccani.it)
3 “volontà: Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.” (www.treccani.it)
4 “La prima “prova” consiste nell’acquisire una percezione più vera, che non sia quella della media degli uomini, delle qualità corporee dei corpi inanimati, e poi delle piante, degli animali e dell’uomo. Con ciò non si allude a quella che oggi vien chiamata conoscenza scientifica, perché non si tratta di scienza, ma di percezione. Di solito il procedimento è tale per cui l’iniziando impara a conoscere come le cose della natura e gli esseri viventi si manifestino all’orecchio spirituale e all’occhio spirituale. In certo modo queste cose gli si presentano allora svelate, come nude. Le proprietà che ora si odono e si vedono, restano celate all’occhio fisico e all’orecchio fisico. Per la percezione fisica rimangono come avvolte in un velo. Per l’iniziando questo velo viene tolto in virtù di un processo che si chiama di “combustione spirituale”. Perciò questa prima prova vien chiamata la “prova del fuoco”. Rudolf Steiner, L’iniziazione, Editrice Atroposofica Milano 2013, ISBN 9788877874788, pag.59
5 “Nell’anima si sperimenta l’etere del calore precisamente come un fresco che allo stesso momento riscalda. L’etere del calore apre il cosmo a diventare una realtà bella e accogliente e riverbera delle forme plastiche nei fenomeni per terra. Quando questo etere del calore agisce prevalentemente sulla natura, essa si rivela altrettanto in modo plastico, come dipinta, con profondità e allo stesso tempo con delle strutture che s’innalzano sempre di nuovo in modo arrotondato. Un angolo comunque viene sperimentato come morbido e accogliente, come immerso in una sfera rotonda. Il calore agisce nella profondità e allo stesso tempo nell’estensione cosmica. Anche il colore blu da un lato agisce in modo ampio e dall’altro lato sull’anima agisce in modo profondo. Nella sfera eterica perciò non risplende il sole fisico con la sua calura bruciante, perché con l’etere s’intende una sfera vitale metafisica che continuamente esprime un processo di nascita di qualcosa che arrotonda e unisce.” Heinz Grill, Das Wesensgeheimnis der Seele, Casa editrice Stephan Wunderlich 2014, ISBN 9783981585551, pag. 196 (estratto tradotto dalla traduttrice dell’articolo)

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