Come si può evitare i danni da vaccinazione attraverso la spiritualità?

Da Heinz Grill:

Al giorno di oggi la spiritualità dovrebbe diventare una proprietà comune

Qualcuno può credere che esistano delle realtà più elevate della vita oppure può negarle poiché sono materialmente intangibili. Attraverso la formazione spirituale, l’indagine intensiva delle più svariate condizioni di esistenza umana, attraverso la meditazione e l’approfondimento di fenomeni concreti, l’individuo può acquisire una reale sensazione dell’esistenza di una vita anche dopo la morte, una vita per l’anima. L’anima in un contesto più ampio, in una reale esistenza dell’essere, diventa chiara solo quando viene esplorata e percepita come tale. Una persona che è in grado di formare pensieri sui livelli spirituali in modo logico, indipendentemente da una determinata confessione religiosa, può far sì che il mondo che normalmente è indicato nelle religioni come fede si sviluppi in una conoscenza reale e tangibile. In Occidente Rudolf Steiner ha creato con l’Antroposofia, un percorso di formazione preciso ed esteso che consente di passare dalla fede alla conoscenza tangibile dell’anima e dei mondi.1) Rudolf Steiner: l’Iniziazione, OO 10 Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori?

Oggi sarebbe più che mai giunto il momento che non siano più i sistemi ecclesiali, le autorità esterne e il culto del guru a guidare le questioni di fede delle persone, ma che sia ogni singolo cittadino ad essere chiamato in vere ricerche e che possa raggiungere una matura autodeterminazione con la spiritualità. Per quanto riguarda il vaccino Covid-19, nella cultura attuale si riscontra un grande conflitto di coscienze in riferimento a questioni non solo sanitarie, sociali ed etiche ma anche spirituali.

La responsabilità per quanto riguarda la vaccinazione dipendono da Autorità pubbliche, Ministeri della salute, Associazioni mediche, Medici ma non può essere scusata una responsabilità, anche da parte dei singoli cittadini. Se l’obbligo di una vaccinazione di massa contro il Coronavirus diventasse realtà – sebbene ciò attualmente sia politicamente non accettato – nascerebbe un interrogativo di tipo etico relativamente alla eventuale colpa nel caso in cui si manifestassero nel prossimo futuro i possibili effetti collaterali e le possibili gravi conseguenze come autismo, malattie nervose e reazioni autoimmuni. Ci si dovrebbe domandare di chi sarebbe la colpa? La colpa potrebbe essere attribuita alla politica, alle autorità sanitarie o ai medici?

Attraverso un’osservazione spirituale ben fondata, questa questione di colpa non può essere risolta nel senso comune, tramite la determinazione in procedimenti giudiziari o seguendo criteri puramente materiali. Una considerazione di tipo spirituale deve tener conto dell’esistenza di una sopravvivenza dell’anima dopo la morte fisica.2) Vedere Heinz Grill, Der Weg der Seele durch die sieben Ebenen des Kosmos nel Die Seelsorge für die Verstorbenen, Lammers-Koll-Verlag, 2005, non tradotti. Qual è la responsabilità di una persona quando non è più in vita, quando la sua anima ha oltrepassato la porta della morte fisica? Come potrà vivere l’anima che starà in un livello completamente libero del corpo, la sua relazione con le persone che sono rimaste indietro? Come vive sè stessa nella sua responsabilità? Questa domanda, che richiede un’osservazione metafisica sviluppata attraverso la formazione spirituale, dovrebbe, tuttavia, essere della massima importanza per la formazione etica della coscienza sulla questione della colpa in caso di vaccinazione obbligatoria.

È sorprendente quando si scopre un’anima nell’aldilà e si cerca di coglierne a seconda dei migliori criteri di conoscenza gli stati d’animo e i sentimenti, che ora sperimenta in modo disincarnato. In ogni caso, chiunque si rivolge ad una rappresentazione mentale in cui l’anima vive dopo la morte, dove senza continuare a vivere nel corpo, la sua esistenza si trasferisce in una dimensione costituita da un’atmosfera cosmica e libera, può rendersi conto che non può riferirsi a regole terrene. Le leggi terrene si applicano al mondo materiale, al pari delle leggi che regolano il traffico stradale. Questo non esiste nel mondo dell’anima dopo la morte e quindi l’anima non può relegare la sua responsabilità ad un terzo. Non può addurre come scusa il semplice fatto di aver ricevuto un ordine o un obbligo di vaccinazione imposto da un terzo. Nella sua libera esistenza di anima dopo la morte ogni singola persona deve rispondere delle azioni che ha compiuto sulla terra, indipendentemente dal fatto che gli siano state ordinate o che le abbia eseguite in modo autodeterminato. Ogni atto porta ad degli effetti e questi effetti poi diventano la casa dell’anima. Nell’aldilà quindi la propria responsabilità si riferisce all’intera persona e alla somma delle sue azioni.3) Vedere Rudolf Steiner: la vita dopo la morte

Né l’approvazione passiva né il rifiuto conflittuale del vaccino Covid-19portano a una reale responsabilità

Attraverso una vivace e logica indagine delle più profonde questioni di coscienza dell’essere umano, l’individuo è effettivamente posto di fronte ad una sfida per una maggiore autodeterminazione. Nelle questioni di coscienza si vuole raggiungere la maturità attraverso la propria ricerca tra le tante contraddizioni dell’esistenza. Ci si deve rendere conto che cosa significhi in generale la parola Spirito:è da un lato connesso con le questioni di coscienza e dall’altro è inevitabilmente connesso con quelle dello sviluppo. Si può anche dire che l’uomo dovrebbe sempre rimanere in una fase di sviluppo, poiché quando non si è più sufficientemente attivi in un progresso e in uno sviluppo del proprio potenziale, equivale a rinunciare alla propria cittadinanza spirituale. La risposta più semplice alla domanda su cosa sia lo spirito può quindi risiedere nell’affermazione E’ l’interiore esigenza visibile di sviluppo in ogni essere umano.

La responsabilità della vaccinazione con le sue conseguenze e gli effetti collaterali si pone in larga misura sia per i medici che per i pazienti. Oltre ad esser una questione di coscienza dovrebbe tener conto anche di considerazioni legate al fondamento animico e spirituale dell’umanità. La situazione attuale che vede un vaccino prodotto in pochissimo tempo senza adeguata osservazione, sulle conseguenze a lungo termine, e gli interrogativi sull’idoneità del siero m-RNA di nuova concezione, possono configurare uno stato di grande miseria in prima battuta a livello fisico. Ma ci si domanda Che cosa sta succedendo nell’anima dell’essere umano, Quale sviluppo cerca nella situazione conflittuale della vaccinazione? Non si può escludere che insorgano gravi danni alla salute del corpo fisico e incalcolabili conseguenze in modo indiretto sulla psiche della persona. Ma queste conseguenze non sorgono anche proprio perché le persone hanno perso un senso per il significato della salute e della malattia, che sono sempre legate allo sviluppo complessivo dell’anima e dello spirito?

Molte persone sperano che il vaccino fornisca presto l’immunizzazione e il rilascio dalle restrizioni del lockdown. Altre, invece, lottano risolutamente contro le misure imposte contro le costrizioni del momento. In base a qualche riflessione diventa chiaro: le persone sono prive di orientamento per un proprio vero sviluppo, cioè sono prive di visione spirituale finalizzata a fornire un quadro economico, politico e sociale per il futuro dei prossimi anni.

Come si può pensare a uno sviluppo realmente fondato e sostenibile attraverso una ricerca spirituale che non sia né legata a una confessione né basato su credenze già pronte e quindi prevenire danni alla salute? Per rispondere a questa domanda in modo sufficientemente approfondito, si deve fare un’indagine di quello che è l’immagine della malattia Covid-19 mettendola in relazione all’attuale domanda di sviluppo. Che cosa rappresenta la malattia del Coronavirus, qual è il suo significato, qual è la sua vera causa? Ogni epidemia od ogni manifestazione di malattia non è legata alla cultura e al tempo? Una malattia può davvero essere adeguatamente spiegata solo dal suo aspetto fisico? No, vuole dire qualcosa all’essere umano, rendere presente qualcosa, vuole chiamare a una consapevolezza, forse a una consapevolezza insolita.

La malattia Coronavirus è un’espressione della perdita d’integrità dell’umanità

Le varie opinioni, come ad esempio quella che ritiene che la malattia Covid-19 sia solo un’infezione influenzale innocua e comune, opinione che è in contrasto con le posizioni postulate dei media e delle autorità, le quali riportano costantemente gli esiti i più gravi e i numerosi decessi, rappresentano per la valutazione spirituale dell’intera situazione un’importanza minore. È solamente significativo il fatto che ci sia una tale malattia avente tutti gli studi disponibili e che proprio questa condizione patologica stia portando l’intero mondo ad effettuare lockdowns e ricondurlo ad una situazione di crescente crisi. In una visione d’insieme non mostra nient’altro e niente di più chiaro che l’umanità è davvero in una situazione di emergenza. Ma quale bisogno esiste veramente nel nucleo più profondo dell’essere umano?

Negli ultimi anni e decenni, gli esseri umani hanno perso sempre più la loro sana integrità emotiva e cognitiva. Il significato della parola integrità come esigenza di aspetti etici e morali descrive la massima concordanza possibile tra i propri ideali e i propri valori personali attraverso una pratica di vita diretta all’esterno e in maniera visibile. In altre parole, questo stesso termine, può essere visto come una solida concordanza tra il potenziale dell’anima e dello spirito dell’uomo e il suo corpo e le sue espressioni sociali, economiche e religiose della vita. Agisce l’individuo effettivamente ancora con una fiducia primordiale in conformità con i migliori ideali e valori e non si lascia tentare dalla corruzione del tempo, agisce autenticamente secondo verità e amore sociale invece che profitto e riconoscimento esterno ? Certamente a questa domanda spesso si può rispondere con un no, perché il solido equilibrio dell’anima con il corpo o della personalità con il mondo esterno è rotto per molte persone. La perdita dell’integrità, quindi, non solo segna una frattura quasi incurabile tra ideali e condizioni di vita reali, ma rivela anche una relazione deplorevole tra la vita dell’anima e il proprio corpo, e quindi ancora di più le paure e la disperazione possono determinare la vita.

A causa di questa perdita d’integrità, una situazione virulenta come la malattia Covid-19 può manifestarsi in qualsiasi momento o, in altre parole, può entrare in scena una vera isteria ed un’epidemia quasi solo alimentata dai media perché un numero infinito di persone non è più in grado di raddrizzarsi mentalmente nella loro coscienza in quanto hanno perso un sentimento naturale per ciò che è giusto e falso, progressivo e restrittivo, simpatico e antipatico, per valori e vizi. Se la condizione patologica sia effettivamente così grave o se lo scenario pauroso, combinato con scenari politici sconsiderati e reazioni medico-terapeutiche eccessive contraddistinguono la situazione, non è così importante per un’ulteriore osservazione spirituale. Come ho detto, il fatto prevalente è che esiste una crisi considerevole e l’essere umano non sa ancora come affrontarla. Questo appare come una rivelazione essenziale del tempo. In ogni caso, lo sviluppo di una consapevolezza attiva in sé stessa è il più urgente impegno attuale per riabilitare l’integrità, e può fornire una chiave per la risposta.

La consapevolezza attiva per sé è la chiave per riabilitare l’integrità

La malattia Covid-19 in quanto infezione virale è, dal punto di vista di una valutazione spirituale con buoni fondamenti, un’espressione di una predominanza di suggestioni e di una mancanza di pensiero logico sufficientemente fondato. La suggestione, come mezzo per influenzare la psiche da una parte e indipendenti e maturi processi di pensiero di esseri umani dall’altra, rappresentano delle opposizioni polari. Si provi ad immaginare per un momento che un medico non solo tratti il ​​suo paziente con un determinato farmaco opportunamente scelto secondo criteri sintomatici ed efficace, ma guardi anche più da vicino la sua psiche e il suo fisico, che studi i suoi gesti, le sue forme di espressione e di comportamento e in base a queste considerazioni arrivi a una percezione olistica delle possibilità di miglioramento della salute. In questo modo un medico che opera in questa maniera non solo impara a conoscere la salute, ma studia anche le circostanze che causano l’insorgenza delle condizioni patologiche attraverso comportamenti inadeguati o influenze estranee. Con questo lavoro di sensibilizzazione alla ricerca, non solo promuove l’integrità del paziente, ma anche la propria.

Nell’attuale era materialistica, in cui tutte le condizioni di vita ne fanno parte, gli sforzi sopra descritti sono in gran parte carenti e quindi spesso oggi alle persone manca d’impegnarsi con coscienza come sarebbe necessario o, in altre parole, le persone sono private della possibilità per uno sviluppo pratico del loro potenziale. Invece di potersi dedicare a processi di pensiero sani, che successivamente possono fornire una base naturale utile per sviluppare sentimenti, le persone oggi devono sovraccaricarsi di una quantità infinita d’informazioni ad un ritmo sfrenato senza essere in grado di riservare il giusto approfondimento. Non sono più in grado di elaborare le molteplici influenze intellettuali e le svariate suggestioni. L’ambiente in cui gli uomini si trovano a vivere oggigiorno può essere paragonato ad un’acqua malata priva di vitalità, in cui così come i pesci in uno stagno si ammalano. Ma i pesci se potessero nuotare in acqua buona non si ammalerebbero. Le infezioni virali, o a ben vedere giusto come analogia, la marea di suggestioni e i conseguenti disturbi d’ansia, i quali tuttavia non vanno sottovalutati nel loro effetto complessivo, sono simili all’acqua malsana. L’epidemia di Coronavirus Assieme al conseguente eccessivo stato di emergenza così come nella reale condizione patologica possono accadere proprio perché le forze di consapevolezza umana risultano indebolite.

L’uomo rimane continuamente esposto ad ulteriori suggestioni ed infiltrazioni dall’esterno derivanti dalla politica e dalle manipolazioni mediatiche massive e non è più in grado – ed è proprio questo il punto essenziale che in realtà non si riesce più a sapere – come riabilitare il proprio nucleo interiore o il proprio sano rapporto corpo-anima o la propria integrità. La sua anima si trova quindi davanti al corpo come se fosse estranea e la possibilità di sviluppo dello spirito rimane una cosa che sembra al di là di questa realtà.

La passività e l’accettazione inconscia della vaccinazione causeranno sicuramente danni

È molto facile constatare che il fatto di vaccinarsi o meno sia una questione di natura prettamente terrena e che solitamente sia pensata per risolvere una necessità di carattere puramente fisico. Nel mondo spirituale post-mortem, le persone non sono certamente giudicate in base al fatto che siano state vaccinate o meno. Tuttavia, sembra molto importante per la salute animica e spirituale di una persona valutare come sia il suo modo di raffrontarsi con le regole di vaccinazione, soprattutto quando si parla di vaccinazione obbligatoria. Il tipo di relazioni che l’uomo sceglie durante la propria vita terrena rimangono presenti nella realtà dopo la morte. Il cittadino dovrebbe ribellarsi e opporsi con qualsiasi sforzo ad una vaccinazione imposta in forma di dittatura o dovrebbe accettarla passivamente?

Per evitare danni da vaccino, il soggetto che si dichiara a favore di questa misura dovrebbe, come già accennato, effettivamente prendersi cura di avere un’immagine sufficientemente chiara della patologia. In realtà il problema è molto grande perché i media stanno creando un clima di paura e i cittadini decidono di lasciarsi vaccinare non per reale convinzione, ma semplicemente per paura di un qualcosa d’imprevedibile. In una certa misura, attraverso una vaccinazione sostenuta in questo modo passivo, egli porta l’attuale fenomeno della paura ancora più a fondo in sé stesso e sembra estremamente discutibile se su questa base puramente materiale si possano sviluppare capacità immunitarie sufficientemente valide ed una reale protezione.

Lo sviluppo di una coscienza dinamica e indipendente può prevenire i danni dal vaccino

Così come si può dire oggi con relativa certezza che valide forme di movimento in attività come sport, euritmia, ginnastica, yoga e lavoro attivo possano proteggere la colonna vertebrale dalla degenerazione, allo stesso modo si dovrebbe giungere alla conclusione che una buona attività della consapevolezza direzionata all’attivazione logica possa rafforzare il sistema nervoso, creando nuove sinapsi e fornendo alle persone una migliore capacità immunitaria in maniera indiretta ma fondata e stabile. A questo punto è importante non confondere l’intellettualismo con un reale lavoro di consapevolezza attiva. Questo non significa che sia richiesto un tipo di pensiero che salta da un argomento all’altro in maniera rapida, quanto piuttosto un personale lavoro ben relazionato e basato in maniera profonda su immagini mentali relative ai fenomeni attuali. I grandi filosofi, come Hegel o Fichte, o i poeti, come Schiller e Goethe, mostravano di possedere questo tipo di capacità in maniera esemplare. In una certa misura, il cittadino tedesco vuole riallacciarsi a questa eredità culturale e sviluppare una valida attività di ricerca di pensiero al fine di sviluppare l’indipendenza della propria persona e il rafforzamento estetico della cultura. Pensare in questo modo potrebbe portare al raggiungimento di una maturità con l’ottenimento di una personalità più integra.

Se l’individuo quindi si può rendere chiaramente conto che la vaccinazione è una misura di carattere puramente fisico e quindi si prepara ad affrontarla senza troppe paure, potrebbe già sviluppare una migliore protezione contro i possibili effetti e i conseguenti danni. Le tante paure che accompagnano una vaccinazione o il puro dovere di obbedienza, nella speranza che tutto vada bene, rischiano di essere la causa di complicazioni. La vaccinazione infatti ha la capacità di porre Il corpo in una condizione speciale, tuttavia il singolo individuo se è nella sua consapevolezza può rendersi conto che vuole rimanere libero dalle possibili reazioni. Sarebbe un guadagno spirituale se l’individuo esposto coscientemente ad un danno di tipo fisico dal quale non può sottrarsi, realizzasse che è proprio chi ordina queste costrizioni colui che purtroppo è quello che si umilia. Non è la persona vaccinata che dovrebbe mettere a repentaglio la propria salute, ma piuttosto colui che compie un’azione perché costretto da autorità sopra di lui. Si indebolisca e perda la propria forza di consapevolezza necessaria per reagire.

Tuttavia la semplice differenziazione tra quella che è una misura fisica e quella che è una libera percezione delle circostanze proveniente dall’anima e dallo spirito non è sufficiente affinché possa sorgere una reale sicurezza che contrasti le possibili conseguenze che siano immediate o che siano a lungo termine. E’ necessario infatti che l’individuo acquisisca ulteriori livelli di consapevolezza su quello che può essere il futuro sviluppo della sua anima e del suo spirito.

Indipendentemente dal fatto che l’individuo sia contrario o favorevole alla vaccinazione, si pone nuovamente la questione della necessità di ripristinare una sana integrità. Questo è una questione di sviluppo. Come si può formare un equilibrio corpo-anima che sia più solido e ordinato e come può l’individuo vivere propri ideali, che considera valori per questa vita, senza smentirsi o umiliarsi? La risposta a questa domanda può sicuramente consentire svariate soluzioni. In ogni caso, bisogna prima di tutto pensare gli ideali che l’individuo vuole realizzare. In un certo senso, devono arrivare dal mondo delle idee ed essere realizzabili in un’idea reale, piuttosto che porre il proprio pensiero solo sul voler salvare al meno peggio la situazione economica della propria azienda, Quello che dovrebbe sbocciare sono proprio pensieri sullo sviluppo. Come dovrebbe essere una ideale cooperazione finalizzata ad una migliore azienda e al lavoro di squadra? Non si dovrebbe correre dietro a ciò che rappresenta il negativo, è come se un soldato in una colonna militare seguisse il leader che conduce la squadra alla loro rovina. Si dovrebbe entrare in un’attività di pensiero indipendente e formulare pensieri finalizzati a migliori condizioni per la cultura umana e per l’interazione reciproca. Questa capacità di rappresentazione mentale sarebbe il potere creativo che, come dice George Bernard Shaw, si trova all’inizio di tutto il divenire e darebbe all’essere umano il nucleo della sua anima. Sarebbe il centro, la forza, la capacità immunitaria e porterebbe a una maggiore integrità.

Il tempo e la cultura di oggi hanno bisogno di questo tipo di vivace attività di consapevolezza, che non è influenzata da emozioni o associazioni, ma che si sviluppa in modo vivo e significativo grazie alla relazione con un argomento interessante. Si potrebbe pensare che un’attività di pensiero sia molto fredda, sobria e, come si dice, intellettualistica tuttavia quando l’aspirante si dedica ad una viva formazione di pensiero, si forma prima una visione sufficiente e profonda dell’oggetto che vuole comprendere o ricercare. Entra in relazione e infine si vive lui stesso nello specchio dell’oggetto. Questo tipo di attività di pensiero potrebbe anche essere descritto come una forma di concentrazione che tende al distacco dalle inclinazioni soggettive ed si svolge oggettivamente, ricca di contenuti in rapporto con l’argomento da esplorare e contemplare, in relazione con l’oggetto o l’obiettivo scelto. Con questi sforzi per creare rappresentazioni mentali vive, si accenderebbero momenti luminosi che hanno un vero e proprio effetto liberatorio sulla fisicità4) Le capacità dell’attività creatrice di rappresentazione mentale può essere attribuita al quinto cakra v. la dimensione dell’anima dello yoga S. 188 f. in particolare rafforzano il sistema immunitario e sollevano le persone dai possibili tipi di malinconia, di rimuginare e di visione soggettiva.

Rudolf Steiner ha detto a proposito della vaccinazione contro il vaiolo che è facile sopravvivere senza alcun ceppo anche solo praticando l’antroposofia vivente.5) Rudolf Steiner: “E la vaccinazione antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. (…) La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. Non è affatto da escludere che la fede nell’efficacia della vaccinazione giochi un ruolo considerevole. Se si sostituisse questa fede con qualcos’altro, se si educasse l’uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos’altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz’altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c’è un’epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l’uomo a difendersi da tali influenze (…) Mi sono sempre opposto alle posizioni radicali tenute da amici medici, come il dotto Asch (Max Asch, medico, morto nel 1911) che assolutamente non vaccinava. Sono sempre stato contrario. Tanto se non lo fa lui, lo farà qualcun altro. Un simile radicalismo è assurdo (22 aprile 1924 – Opera Omnia 314).” vedere Testi scelti di Rudolf Steiner su epidemie e infezione Ma cos’è l’antroposofia vivente? Lui ha definito la causa dell’epidemia di vaiolo come un’espressione di mancanza di amore che era progredita troppo nell’umanità. Che cosa manca alle persone oggi? Non è proprio una forma di mancanza d’amore o ancor di più un’impotenza tale da non poter più vivere il proprio profondo desiderio d’amore? Nelle fasi di esaurimento e sfinimento, quando si è in una fase di disperazione e di mancanza di prospettive, la maggior parte delle persone trova difficoltà ad amare attivamente gli altri e a compiere buone azioni. Prima di tutto, è necessario compiere passi elementari.

L’attività che forma la consapevolezza attraverso un interesse che sia ben relazionato ai diversi temi costituisce un primo approccio al superamento di alcuni stati di esaurimento. Oggi le persone non hanno bisogno di riposo, ma di una dinamica significativa, spirituale e stimolante e questo in una elaborazione ritmica e continua. La possibilità di un pensiero indipendente rivolto ad un oggetto, ad un fenomeno, ad un’idea, che alla fine viene ulteriormente trasformato in un ideale, porta all’autodeterminazione e alla capacità di giudicare e sebbene all’inizio sembri laborioso, poco dopo si rivela essere la causa di afflusso di nuove energie vitali6) Pensare non è inteso qui come ciò che il globalista Klaus Schwab comprende dai pensieri nella sua visione del futuro, anzi ciò che presenta, è a l’opposto del pensare. Nel suo libro Covid-19: The Great Reset, descrive una cosiddetta quarta rivoluzione industriale che “porterebbe a una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”, una fusione di uomo e macchina, nota come transumanesimo. Klaus Schwab vuole microchip impiantabili in grado di leggere i pensieri delle persone e con il cui aiuto le persone dovrebbero pensare in modo molto più veloce ed efficace. I dispositivi impiantati “possono anche aiutare a comunicare pensieri che sono normalmente espressi verbalmente attraverso uno smartphone integrato, e possibilmente pensieri o stati d’animo non detti leggendo le onde cerebrali e altri segnali”. È sorprendente come lo sviluppo di un individuo possa irradiarsi nell’ambiente.

Se si parte dal fatto che l’essere umano ha dentro di sé un anelito di sviluppo, e anche nel senso più alto, nel mondo spirituale, vive come un’aspettativa che trema e spera, in modo del tutto inevitabile si può conoscere l’esigenza di questa attività indipendente e matura della consapevolezza. Se si constata che il sistema statale non può dare dignità all’essere umano e che le religioni ufficiali non sono più in grado di rispondere alle domande di significato, il singolo cittadino deve entrare in uno stato di coraggiosa indipendenza derivante dalla propria forza creativa di pensiero e sviluppare la propria dignità attraverso una solida attività di consapevolezza. In questo modo può conoscere la bellezza del lavoro con contenuti dell’anima e dello spirito. Il rafforzamento in ogni caso non sta nelle soluzioni esterne o rivoluzioni politiche, ma sta nelle possibilità del singolo cittadino stesso, che di fatto si collega con lo spirito nel senso di attività dinamiche della coscienza o, in altre parole, con le esigenze di sviluppo del tempo. A partire dall’individuo, lo Stato diventa realmente lo Stato. Questa forma di sviluppo attende come una stella nel cosmo che non è stata ancora percepita.

Anmerkungen

Anmerkungen
1 Rudolf Steiner: l’Iniziazione, OO 10 Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori?
2 Vedere Heinz Grill, Der Weg der Seele durch die sieben Ebenen des Kosmos nel Die Seelsorge für die Verstorbenen, Lammers-Koll-Verlag, 2005, non tradotti.
3 Vedere Rudolf Steiner: la vita dopo la morte
4 Le capacità dell’attività creatrice di rappresentazione mentale può essere attribuita al quinto cakra v. la dimensione dell’anima dello yoga S. 188 f.
5 Rudolf Steiner: “E la vaccinazione antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. (…) La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. Non è affatto da escludere che la fede nell’efficacia della vaccinazione giochi un ruolo considerevole. Se si sostituisse questa fede con qualcos’altro, se si educasse l’uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos’altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz’altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c’è un’epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l’uomo a difendersi da tali influenze (…) Mi sono sempre opposto alle posizioni radicali tenute da amici medici, come il dotto Asch (Max Asch, medico, morto nel 1911) che assolutamente non vaccinava. Sono sempre stato contrario. Tanto se non lo fa lui, lo farà qualcun altro. Un simile radicalismo è assurdo (22 aprile 1924 – Opera Omnia 314).” vedere Testi scelti di Rudolf Steiner su epidemie e infezione
6 Pensare non è inteso qui come ciò che il globalista Klaus Schwab comprende dai pensieri nella sua visione del futuro, anzi ciò che presenta, è a l’opposto del pensare. Nel suo libro Covid-19: The Great Reset, descrive una cosiddetta quarta rivoluzione industriale che “porterebbe a una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”, una fusione di uomo e macchina, nota come transumanesimo. Klaus Schwab vuole microchip impiantabili in grado di leggere i pensieri delle persone e con il cui aiuto le persone dovrebbero pensare in modo molto più veloce ed efficace. I dispositivi impiantati “possono anche aiutare a comunicare pensieri che sono normalmente espressi verbalmente attraverso uno smartphone integrato, e possibilmente pensieri o stati d’animo non detti leggendo le onde cerebrali e altri segnali”.

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