Visione per l’anno 2022 – parte 3

La gioia relazionale sorge dalle forze della morte

di Heinz Grill

In corsivo sono le citazioni e in scrittura regolare un riassunto della sua conferenza.

Una citazione del filosofo tedesco Fichte: “L’idea, dove penetra nella vita, dà una potenza e una forza incommensurabile, e solo dall’idea scaturisce la forza.”

Ampliandola si potrebbe dire: “Le idee migliori e spiritualmente valide, le quali attraverso la determinazione dell’uomo penetrano nella pratica della vita, conducono alla stabilità più intima della psiche, a una forza incommensurabile, e solo attraverso le idee che diventano ideali completi sorge la fonte di vita, l’etere squisito che dà all’uomo una forza nuova e fiduciosa.”

I filosofi più antichi conoscevano il mondo spirituale e come un mondo superiore e uno inferiore, un mondo invisibile e uno visibile lavorano insieme incessantemente e logicamente.

L’uomo non dipende solo da un destino, in un certo senso anche lui in parte lo crea nel bene e nel male, in gran parte attraverso la sua psiche. Ma misteriosamente non è solo l’uomo che prende decisioni politiche, sociali ecc., c’è anche il passato con gli antenati che vivono nell’aldilà, cioè i defunti che stanno in collegamento alla civiltà.

L’importanza della sfera delle relazioni cresce

Il prossimo anno 2022 apre una piccola sorgente di vita, una favorevole sostanza relazionale o senziente. Non è che si può avere ovvero possedere una relazione felice per se stessi, ma c’è piuttosto l’influenza favorevole che fa fiorire una relazione, come la luce fa sbocciare ed aprire un fiore. Da un lato appartengono alla questione della relazione felice una moralità distinta, una certa purezza umana, una forza dinamica e coraggiosa che un individuo mette al servizio, e dall’altro lato il mare stellato deve incontrare l’uomo in modo piacevole affinché entri nella sostanza senziente della relazione.

La malattia del Covid 19 può svilupparsi verso due differenti direzioni: la prima affronta la malattia senza grande paura con una terapia sensata che apre una nuova prospettiva verso il futuro, la seconda animata da paure crescenti e dall’attenzione esclusiva alla salvezza del corpo e alla sua protezione porta di conseguenza alla perdita della qualità delle relazioni.

Per curare la malattia deve crescere l’attività fisica ed animica e non si deve cadere troppo nelle paure e nei sentimenti di debolezza, cioè si dovrebbe in modo particolare allenare il sistema respiratorio e sostenere lo stato mentale nonostante la stanchezza. Contemporaneamente è necessario ripensare le relazioni precedenti ed introdurre un orientamento nuovo in esse. La malattia si sviluppa quasi sempre da una disarmonia nei rapporti relazionali e, quando questi vengono messi in ordine, la guarigione progredisce, anzi normalmente la condizione generale diventa migliore di prima. Il significato della malattia Covid 19 è che le persone dipendano meno da uno stato fisico ed imparino a lavorare più liberamente con la consapevolezza che corrisponde alla forza del centro laringeo (vishuddha-cakra).

La sfera relazionale cresce per tutte quelle persone che sono soggette all’esclusione dalla società e tuttavia rimangono fedeli ai loro ideali: necessita di un carattere forte per non cadere nella disperazione né fuggire creando una polarità tra avversari. La questione della relazione riceve un influsso dal mondo spirituale, o meglio dall’aldilà, se viene pensata in modo libero da polarità, senza grandi pretese di possesso nel senso di voler avere, come si esprimeva Erich Fromm.

I defunti vogliono che le persone entrino in relazione

Guardando l’anno 2022, si avrà la sensazione intima di guardare in una caverna buia che non fa penetrare nessuna distinzione e nessun bagliore di luce. Scegliendo un pensiero spirituale come principio di vita, si ritroverà la speranza e ci si accorgerà di essere percepiti come da una coscienza superiore. I defunti, nell’aldilà, rivivono gli ideali che avevano perseguito e realizzato. Essi amano la connessione: per questo motivo vogliono donare al prossimo proprio questa sostanza animica di collegamento e condurre l’uomo verso ideali belli, sostenibili e responsabili nella convivenza. Non vogliono le divisioni tra le persone che si verificano oggi dovute agli egoismi. Una buona relazione umana sarà difficile senza l’influenza del mondo dell’aldilà.

Una breve storia personale

Il mio amico arrampicatore Giuliano Stenghel, che mi era molto vicino, ha perso la vita per una piccola insufficienza del sistema circolatorio accaduta mentre percorreva un facile sentiero. Nei giorni seguenti la sua morte ho percepito la sua anima nella mia sensibilità intima. Ancora oggi vive, come un sole nella mia atmosfera, accompagnandomi con una luce gioiosa e molto generosa. Era una persona con tanta generosità e una grande passione per la vita sociale. In quel periodo subivo l’attacco di alcune persone con gravi disturbi psichici. Giuliano Stenghel si è davvero sacrificato. La sua anima stava “dicendo”: “Questo attacco non è solo contro di te, ma contro di me e contro tutti i nostri amici. Esco io dalla vita per fare un sacrificio a questi attacchi. Ma tu vivrai e io ti accompagnerò. La tua vita ha portato la salvezza nella mia vita e grazie a te ho ritrovato la gioia nella mia passione dopo un periodo di pausa dall’arrampicata. La scrittura di libri si è riaccesa anche grazie alle tue ispirazioni”. Quest’anima sta dicendo esattamente ciò che le anime sentono nell’aldilà: “Quassù, nella vita dopo la morte, aggrapparsi non ha senso perché non esistono sicurezze, dall’altro canto conosco solo opere, azioni e rapporti animici,”. Ancora oggi mi mostra la bellezza crescente e la forza d’amore per le relazioni ed è presente come uno spirito guardiano nelle vie d’arrampicata.

Il mondo oscuro conduce le persone a profonde esperienze con il mondo dell’aldilà.

Coloro che si dilettano in una bella relazione di coppia partecipano nella loro anima non solo alla bellezza terrena, ma risvegliano anche una piccola scintilla di gioia nel mondo dopo la morte del defunto. Una forza edificante si rivela attraverso la coraggiosa consapevolezza del riconoscimento e attraverso lo sviluppo di un senso estetico nell’interazione con gli altri.

Quelle persone, invece, che combattono il bello, si chiudono nelle loro caverne oscure e non permettono più che entri in loro la luce dell’aldilà, dei defunti. Perdono ogni connessione con le stelle e creano dipendenze nei confronti della materia fisica. Coloro li escludono ricevono un maggiore influsso dal mondo dell’aldilà e diventano non solo più capace di relazioni, ma anche più belli ed imparano sempre più ad apprezzarle.

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