Il Coronavirus: Affrontare le paure e le suggestioni rafforza il sistema immunitario

Conferenza pubblica di Heinz Grill del 1. 3. 2020

Affrontando con una visione coraggiosa il male e tutte le manifestazioni che sembrano all’uomo sgradevoli e contraddittorie, ci si può ergere interiormente e rafforzare la propria salute. Oltre alla questione della salute puramente fisica, è importante considerare la dimensione di sviluppo dell’essere umano. Studiando lo sviluppo in modo olistico, inteso come sviluppo sia fisico che animico-spirituale, e la loro interconnessione, l’individuo può comprendere meglio i fenomeni del mondo e le diverse manifestazioni. In questo modo può anche affrontare più facilmente le malattie che appaiono contraddittorie.

Un nuovo inizio a partire dal trentesimo anno di vita

Un punto decisivo per lo sviluppo della vita è il periodo che inizia intorno ai 28/29/30 anni. La curva di vita della crescita fisica aumenta fino all’età di circa 20 anni, a cui segue un periodo ancora molto giovanile che termina definitivamente con il completamento del 4° settennio (attorno ai 28 anni). C’è una svolta decisiva con il 28°/29° o forse anche con il 30° anno di vita. In termini molto generali, si può dire che su ogni uomo fino all’età di 30 anni, (periodo che impiega Saturno per compiere un’orbita intorno allo zodiaco) agisce il suo karma. Il karma è la somma di tutte le forze che un uomo porta da una vita precedente e che agiscono nella sua vita in forma favorevole o sfavorevole in questi primi anni di vita. Al massimo con il 30° anno di vita, una persona può e deve (o dovrebbe) distaccarsi dalle condizioni della vita che ha condotto fino a quel momento, distaccarsi dal proprio karma. Purtroppo, però, il periodo di vita che segue il trentesimo anno spesso si realizza con un destino penoso. Di conseguenza paradossalmente spesso accade che, contrariamente a quanto dovrebbe avvenire, negli anni giovanili l’uomo appaia più libero dalla paura e più indipendente di quanto non sarà in tutti i decenni successivi.

Quali misteriosi eventi accadono successivamente al trentesimo anno di vita? Nello yoga si parla dello sviluppo dei cosiddetti centri energetici, i chakra. Avviene un passaggio in cui l’essere umano passa dallo sviluppo del quarto centro al quinto centro, dal cosiddetto anāhata-chakra al viśuddha-chakra. Secondo lo yoga i chakra si sviluppano non solo attraverso una formazione attiva, ma anche attraverso le naturali evoluzioni della vita. Il viśuddha-chakra è descritto come il “centro puro”. Nel libro “I 7 settenni e i 7 chakra”1) Il libro non è ancora tradotto dal tedesco. Indicazioni sullo sviluppo di questa capacità dell’individuo di staccarsi dal passato e di fare un nuovo inizio si trovano anche nel libro “La dimensione dell’anima nello yoga” di Heinz Grill nel capitolo del 5° chakra, il viśuddha-chakra., descrivo come in questo periodo di vita, che inizia a 30 anni, sia essenziale che il processo di cambiamento porti ad un nuovo inizio e, seguendo lo sviluppo della natura umana, crei allo stesso tempo la capacità degli individui di distaccarsi dal passato.

Nella vita ordinaria, entrambi questi aspetti fanno parte di un’unità: la capacità di liberarsi da qualcosa di vecchio o da caratteristiche non idonee derivanti dall’eredità genetica, e la capacità di introdurre qualcosa di nuovo nella vita, come lo sviluppo di una nuova visione con una nuova sostanza ideale. Questo sviluppo di una prospettiva più ampia, che va oltre la genetica, è il compito che inizia particolarmente con il 28°/29°/30° anno di vita. Questo sviluppo sboccia naturalmente, si potrebbe dire, vive nel bisogno spirituale di ogni individuo. Forme di esistenza molto conservatrici e i fortissimi attaccamenti, che tutti conosciamo, trattengono costantemente le persone e vogliono ricondurle di nuovo alla situazione karmica appartenente al periodo precedente. Dal trentesimo anno di vita in poi dovrebbero svilupparsi un certo coraggio di guardare al futuro, un modo di pensare audace e una consapevolezza più libera per la formazione di rappresentazioni. L’uomo non inserisce nuove cose nelle sue vecchie strutture, ma sviluppa nuove capacità.

La formazione delle rappresentazioni dei giovani è diversa da quella degli adulti

Come forma il singolo le rappresentazioni di una situazione e sui fenomeni del mondo? Come si forma un’opinione sui suoi simili? E infine si pone la questione di come egli sviluppi una critica di se stesso. Queste domande sono in realtà significative per tutti, siano esse spirituali o meno. Se si vuole ottenere un nuovo inizio migliore e pieno di speranza e superare gli attaccamenti vecchi e dolorosi bisogna formare il proprio pensare. Dai 30 anni in poi, non viene più regalato facilmente qualcosa a una persona.

Guardando un oggetto possiamo consapevolmente formare una rappresentazione oggettiva. Oppure possono prendere il sopravvento sulla consapevolezza le cosiddette associazioni e i ricordi inconsci, sostituendosi ad una propria attività d’osservazione. Tuttavia, non si raggiunge una buona forza immaginativa e rappresentativa quando la consapevolezza viene permeata dalla soggettività. L’uomo deve acquisire la forza di arrivare con la guida di un pensiero ad una percezione realistica, attraverso un’osservazione prolungata ed un pensare logico e consapevole. L’altra possibilità è che egli si limiti ad una “sorta di opinione passiva” attraverso suggerimenti suggestivi, attraverso sussurri che agiscono su di lui dallo Spirito del tempo.2) “Spirito del tempo”, questa espressione adottata nell’Ottocento indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca. Un’opinione autentica è una vera e propria rappresentazione acquisita attivamente da un punto di vista oggettivo. La suggestiva formazione di opinioni che regola il mondo di oggi non va ovviamente confusa con la parola rappresentazione. Nel nostro tempo le suggestioni avvengono su scala molto ampia. È una rarità che l’uomo, contrariamente ai suggerimenti e alle suggestioni che formano le diffuse opinioni comuni, acquisisca in modo autonomo una visione reale e osi pensarla fino in fondo nelle sue consequenzialità. Tuttavia, questo compito è necessario a partire dal 30° anno di vita, secondo lo sviluppo naturale, perché l’uomo deve sostituire le limitanti e vincolanti strutture del passato in favore di altre che possano permettere il proprio sviluppo positivo.

Per diventare indipendenti è indispensabile sviluppare la capacità per una libera rappresentazione, acquisita con una visione oggettiva. Così si sviluppa nell’uomo un potenziale autodeterminante: la persona impara a condurre la propria vita con sufficiente libertà e può prendere decisioni autonome. Nel senso dello sviluppo biografico è quindi importante che si tenga essenzialmente in considerazione questo periodo dal 28°/29°/30° anno di vita con i suoi compiti.

Come e con quale grado di libertà l’uomo determina il proprio sviluppo? È determinato dalla formazione di una propria opinione indipendente, plasmata attraverso una capacità di giudizio sviluppata faticosamente con un’osservazione consapevole? Oppure è guidato dalle emozioni del tempo e dalle forze catturanti della paura che fanno leva sui legami e sugli attaccamenti? I bisbigli dell’epoca con i suoi elementi suggestivi che giungono dall’esterno, ed i legami nella propria interiorità appartengono normalmente gli uni agli altri, come fratelli.

Formando una propria opinione, sviluppando una capacità di giudizio indipendente attraverso i sensi, attraverso gli organi di percezione, e infine attraverso un pensare ordinato e una conseguente rappresentazione sviluppata in modo logico, l’uomo può per la prima volta in modo mirato contrastare gli attaccamenti ed i legami. Le influenze educative del passato non devono più determinare il futuro. È interessante notare che proprio questo processo richiede un confronto costante e in buona misura decisivo con il cosiddetto “male del mondo”. Stranamente, la tendenza dell’uomo a voler proteggere e salvare se stesso ritirandosi dal cosiddetto male è una delle reazioni più disastrose che ci siano.

La situazione attuale con la comparsa del Coronavirus

Si può vedere chiaramente nel rapporto con virus, epidemie e batteri come siano presenti, in modo pronunciato, i pensieri legati alla propria sicurezza ed ad un ritiro dalle relazioni. Le scuole vengono chiuse e si discute per chiudere le frontiere; si stanno organizzando misure di quarantena e la gente sembra acquistare a frotte tutti i mezzi possibili per la sterilizzazione, come ulteriore protezione contro l’attacco del virus. L’uomo non guarda il nemico negli occhi, non lo affronta faccia a faccia, ma tende, pieno di paura, a ritirarsi dal nemico come in una trincea. Il termine virus appare sempre come minaccioso. Lo scoppio di un’epidemia di questo tipo sembra quindi incalcolabile.

Se si osservano da vicino gli attuali provvedimenti offerti nella lotta contro il virus, non si può fare a meno di notare che è maggiore la paura rispetto al pericolo effettivo della cosa stessa. La paura suscita reazioni inconsce, toccanti, avvolge la persona come una nube tossica. Le reazioni che emergono non significano altro che i cittadini non hanno il coraggio di sostenere il proprio potenziale e la propria capacità di pensare, rappresentare e giudicare una questione in modo oggettivo. La reazione istintiva di proteggersi fa sprofondare il potenziale della consapevolezza umana in un abisso e lo lega letteralmente al mondo del karma, che trattiene l’uomo nelle vecchie strutture.3) Fisiologicamente, il Coronavirus può contribuire successivamente in modo significativo al carcinoma bronchiale. Non immediatamente, ma qualche anno dopo, la debolezza causata dalla polmonite può dare la disposizione a questa grave malattia. I timori che esistono oggi sull’infiammazione sono generalmente molto improduttivi. È proprio la situazione di paura che priva la gente di ogni reale rafforzamento per una sana difesa.

Il virus e il suo significato fisiologico

Il Coronavirus appartiene alla famiglia dei virus e deve essere distinto da un batterio. Nell’inconscio collettivo un virus appare ancora più minaccioso di un altro germe. Il virus non ha un proprio metabolismo, ma utilizza un organismo ospite e interviene nei sistemi di controllo del DNA. È un parassita, un succhione straordinariamente ingegnoso che ha bisogno di una simbiosi con l’organismo cellulare umano. Il segreto di tutti i virus è che si moltiplicano nel sistema cellulare e non possono essere vitali senza di esso. I virus assumono una sorta di controllo esterno sugli organi fisici per produrre i propri processi proteici.

Inoltre, dal punto di vista medico è interessante il fatto che esistono antibiotici ad azione rapida contro i batteri, mentre non esistono cure efficaci contro il virus. In questo senso c’è una grande differenza tra infezione batterica e virale. È anche interessante che il virus sia stato scoperto circa nello stesso periodo dell’afta epizootica. Questo avvenne intorno al 1898/1900. Questa scoperta fu molto nebulosa, perché il virus non può essere osservato come un organismo proprio. È come un’entità fantasma, un organismo che non è vitale ma che causa una patologia. Ancora oggi, il virus è più difficile da individuare rispetto ai batteri per quanto riguarda il metodo di diagnosi, poiché di solito può essere riconosciuto solo indirettamente attraverso i processi di reazione.4) I virus sono tecnicamente rilevabili dal 1940.

Se si suppone che un virus, mai apparso prima, stia ora apparendo in una forma completamente nuova, allora la domanda molto ovvia è se questo virus sia stato creato da una guerra biologica, che è noto esistere. Forse con questa domanda ci si avventura sul ghiaccio sottile delle cosiddette teorie del complotto (teorie della cospirazione). Di fatto la ricerca spirituale dimostra davvero che questo virus è stato creato da sperimentazioni di esseri umani. È entrato nel mondo e può essere diffuso molto bene epidemicamente. Secondo le notizie, è apparso per la sua prima volta in Cina e da lì si sta diffondendo lentamente. Quali conseguenze ci sono per l’interiore situazione più profonda dell’esistenza umana?

Una conseguenza, che non è facile da vedere, ma che agisce nell’atmosfera come aria asfissiante, è che la persona che si trova confrontata dagli eventi – quindi quasi ogni cittadino – è spinta in una situazione di distaccamento. Così come il virus acquisisce un controllo estraneo sull’organismo cellulare, nella stessa misura le emozioni delle persone cominciano a ritirarsi nell’ansia. Il contatto naturale, la pianificazione del futuro e il comportamento emotivo gioioso vengono impediti. Quale saggezza nascosta vi è nella diffusione di un’epidemia da parte di un virus, con un’ondata di infinite paure? La conseguenza porta alla luce la causa iniziale, perché ciò che è inizialmente all’interno, nel tempo si rivolge e manifesta verso l’esterno. Le motivazioni non possono rimanere nascoste a lungo termine. Le persone soffrono per un sentimento di separazione nei rapporti e la mancanza di sentimenti profondi di connessione. Il movente iniziale di tutta questa catena è l’intromissione nella vita di relazione. Esso si sta manifestando in modo manipolativo attraverso il potere dei sistemi di controllo, dei media e delle false forme religiose. Inconsciamente gli effetti si diffondono e la paura flagella le persone. Se il cittadino fosse in una relazione naturale ed ottimale, avrebbe meno bisogno di dipendenze, consumerebbe meno e avrebbe anche più tempo per realizzare indipendentemente il suo potenziale individuale. Isolandosi ci si indebolisce sempre più, si dipende sempre maggiormente dalle strutture di sostegno, dal supporto terapeutico e infine dalle forze governative che emanano regolamenti. Il virus che flagella, o almeno minaccia di flagellare, il tempo presente dirige abilmente l’attenzione della gente in una particolare direzione soggettiva, trascurando così la vera situazione di questo tempo che è molto più profonda.

Naturalmente è interessante chiedersi se il fenomeno del Coronavirus sia un’azione concepita consapevolmente, allo stesso modo in cui qualcuno inventa una macchina, o se si tratti di meccanismi naturali che agiscono automaticamente sull’umanità. Se si dà la colpa agli esseri umani per l’invenzione del virus, si diventa teorici della cospirazione; se ci si arrende alla convinzione che sia stata la natura a produrre il virus, si rimane il cittadino adattato/bravo. In linea di principio, le patologie si manifestano solo quando ci sono grandi spostamenti nel complessivo equilibrio ecologico e umanitario.

Una malattia non si verifica quindi per caso, ma può essere vista come una risposta appropriata ad una particolare situazione. Il fatto che il virus sia stato diffuso dall’uomo con dolo o che si sia manifestato come conseguenza naturale delle condizioni del tempo non è necessariamente il fattore più importante per un’ulteriore valutazione della situazione.

Gli squilibri morali ed ecologici che ci sono nell’umanità esistono da tempo immemorabile, per esempio tra ricchi e poveri. In Germania ci sono persone altamente dotate e capaci che tuttavia devono fare una quantità di lavoro superiore alla media per sopravvivere economicamente. Ma ci sono anche persone che sembrano essere diventate ricche per caso o per eredità, che non hanno guadagnato il loro denaro in maniera leale. Queste persone soffrono della malattia della noia e della completa privazione di un senso nella vita. Esiste una sorta di patologia nell’uomo che, per mancanza di veri contenuti, ha bisogno per compensazione del danno degli altri. Quindi è vero che esiste un gruppo di persone che, a causa della loro povertà interiore, guarda con gioia la sofferenza degli altri. Sono persone con tratti patologici, per non dire tendenze psicopatiche; sono in un certo senso sadiche anche se non sono esteriormente violente. Queste persone godono degli eventi come quelli di oggigiorno e provano piacere del destino doloroso degli altri. Queste persone sono la causa di una grave situazione di sofferenza nell’umanità.

Attraverso il corpo il virus controlla e indebolisce la salute umana

Se si guarda nella sua completezza e complessità questo avvenimento queste persone pongono forze negative nel cosmo. Si creano di conseguenza esseri che a loro volta causano una struttura che si esprime nella politica come situazione “sottosopra e confusa”. Proprio a causa di questo disordine la politica impone soluzioni per trasformare una realtà già perduta, con il risultato di renderla ancora peggiore, senza che la gente se ne accorga. La diffusione del virus come arma biologica oggi può rappresentare un modo per controllare e distrarre l’umanità dalla realtà, impedendo il rafforzamento individuale e promuovendo nuove dipendenze. Il virus è veramente sintomatico. Il virus prende il sopravvento nel controllo dell’organismo umano che ne diviene in balia. In diverse parti del mondo queste infezioni si diffonderanno ampiamente. Possono essere più gravi, più leggere o anche silenziosamente passare inosservate. La peculiarità del Coronavirus è quella di possedere una forma di trasmissione che può essere controllata solo se si preleva un tampone di mucosa dal corpo umano. Il prelievo può essere fatto anche quando il paziente non presenta ancora alcuni sintomi, perché le persone possono essere già contagiose durante l’incubazione. Il tampone viene poi confrontato con i vari campioni di reagente.5) Sono noti casi di malattia in cui persone sono state infettate da pazienti che apparentemente non hanno mostrato alcun segno di malattia o solo segni molto lievi di malattia. Tuttavia, non è semplicemente possibile testare tutti gli esseri umani sulla presenza del Coronavirus. Anche se i provvedimenti di isolamento in Cina hanno probabilmente avuto un effetto frenante e il numero di nuove infezioni è diminuito, l’isolamento e i test di massa non saranno sufficienti a prevenire l’ulteriore diffusione del virus.

La miglior cura contro un virus è una sorta di nuovo inizio nella consapevolezza. Finché il virus entra nella cellula come parassita e ne assume il controllo dei processi con i conseguenti effetti, la salute umana si indebolisce e l’uomo necessariamente deve proteggersi e ritirarsi. Le proteine che vengono prodotte come reazione dal sistema immunitario stesso sono problematiche nella patologia della malattia virale. Nella polmonite da Coronavirus, le piccole vie aeree sono bloccate da sostanze fibroplastiche, cioè da proteine ad azione patologica.

Per la guarigione sarebbero necessarie vere prospettive e libere rappresentazioni mentali. Esse rafforzerebbero il sistema immunitario ma spesso vengono poco sviluppate dai pazienti e quindi sorgono ulteriori problemi. L’intero processo di formazione delle proteine dovrebbe essere guidato in modo decisivo dalla consapevolezza per sconfiggere il virus all’interno.

Quando le persone sono così annoiate e vuote di contenuti significativi e si fanno il bagno nel denaro con presunta beatitudine, possiamo comprendere come queste persone abbiano un effetto ispiratore così negativo sull’intera creazione del mondo a tal punto da causare azioni politiche straordinariamente cattive. In realtà, non sono i vertici della politica la vera causa del virus, ma piuttosto le persone più degenerate che hanno perso completamente il loro centro e si dilettano di sadismo.

Il confronto con il male e il rafforzamento del sistema immunitario

Sulla base di questa osservazione diventa chiaro come il confronto con strutture negative, con intenzioni malvagie, possa portare ad un raddrizzamento interiore. Il sistema immunitario ha bisogno di un confronto con il male e deve imparare a raccogliersi a tal punto da contrastare queste forze psichiche del tempo. Se l’individuo dunque ha il coraggio di passare un periodo di tempo più lungo in contemplazione, per esempio con la domanda: Che cos’è in realtà tutto il panico in questo mondo? Quando inizia ad elaborare questa visione da diversi punti di vista in modo rappresentativo, allora acquisisce la capacità di guidare dall’interno verso l’esterno tutte le forze suggestive con cui è quotidianamente confrontato e che lo vogliono sommergere ed alienare. Una buona rappresentazione ed un confronto con le forze negative possono portare al detto “Quando il pericolo viene riconosciuto, è già scongiurato”. Ciò che l’uomo assorbe inconsciamente deve essere riportato dall’interno verso l’esterno attraverso una buona formazione della rappresentazione e attraverso un adeguato sviluppo della conoscenza con una percezione attentissima. La reazione immunitaria segue lo stesso percorso. Le suggestioni psichiche intollerabili ed indigeste e le menzogne dei tempi non si impadroniranno più dell’essere umano, ma verranno solo inalate al momento ed espirate liberamente con la formazione del giudizio e la capacità di conoscenza.

Come lavora il sistema immunitario? In termini pratici, il sistema immunitario lavora sempre per massimizzare l’integrità dell’essere umano. Questa integrità dell’essere umano significa che l’uomo non viene in alcun modo determinato da un elemento estraneo, ma che impara ad inserirsi nella vita con ciò che è appropriato al proprio sviluppo. Il termine integrità è molto adatto per il sistema immunitario. Dunque, non si deve fare l’errore di dire che integrità significhi conservare o ritornare a vecchie strutture che appaiono sicure. Lo sviluppo richiede sempre una sana formazione della visione e un vivace distacco dalle particolarità soggettive.6) Questo concetto è in un certo contrasto con la definizione convenzionale di guarigione intesa come ripristino della salute attraverso il raggiungimento dello stato di salute iniziale: “La guarigione è il processo di ritorno allo stato disalute di unorganismo squilibrato, malato o danneggiato.” (vedi it.wikipedia.org/wiki/Guarigione, stato 11.03.2020 Il pensiero dello sviluppo nel convenzionale processo di guarigione non viene preso in considerazione.

L’uomo impara a sviluppare giudizi e conoscenze, che non può trarre dal suo patrimonio genetico, ma che sviluppa con forza nel confronto individuale con i vari fenomeni della realtà. L’uomo così migliora le proprie possibilità di difendersi da un agente patogeno oppure di affrontarlo coraggiosamente e vincerlo. Come forma l’uomo le proprie rappresentazioni? Le forma a partire da un’osservazione reale oppure accoglie passivamente dei suggerimenti che gli vengono sussurrati dall’esterno confondendoli con ragionamenti propri?

Per curare un’infezione virale è necessario adoperare la capacità, che si sviluppa dal 30° anno di vita.7) Ci sono una serie di virus che possono colpire l’uomo soltanto negli anni successivi. L’individuo impara ad organizzare le diverse condizioni in modo indipendente. Nel linguaggio esoterico si direbbe che impara ad ordinare il corpo astrale. Quando il corpo astrale viene ordinato, allora ciò che non appartiene all’interno viene lasciato all’esterno e ciò che deve essere accolto in modo sano, dall’esterno all’interno, viene interiorizzato. Con questo discernimento si sviluppa una sana integrità. Finché il virus è reattivo nel corpo, per l’uomo è difficile sviluppare una visione libera del futuro. Egli ha bisogno di un’ampia attività di pensiero e di rappresentazione, che non sia formata dalle paure e dalle emozioni del corpo, ma da una libera attività della consapevolezza stessa.

In questo senso, il confronto con il male, il confronto con l’avversario è un presupposto importante. Per una sana integrità, il dentro ed il fuori devono imparare ad incontrarsi nel giusto rapporto.

Il male non deve impossessarsi dell’uomo. Egli deve riportare fuori da se l’immoralità, le menzogne e le malizie del materialismo. Riuscendo attraverso l’osservazione oggettiva a portare il male verso l’esterno in modo indipendente e autodeterminato, il male comincia a “dibattersi”. Le menzogne hanno il loro potere quando vengono interiorizzate dalle persone in modo inconsapevole. L’autodeterminazione matura, che è allineata con una buona e obiettiva rappresentazione, rafforza l’attività del sistema immunitario. Non solo gli agenti patogeni sono a disagio con questa attività, ma anche le menzogne, che vengono portate allo scoperto, attraverso la conoscenza, e cominciano a “dimenarsi”. È come mettere il ghiaccio al sole. Così come un virus lavora come un parassita, insidiosamente all’interno, e nel momento di indebolimento dell’uomo produce proteine estranee, con conseguenti effetti tossici, così le persone oggi vengono sommerse da manipolazioni e condotte in stati disastrosi. Una bugia non tollera uno sguardo obiettivo. Quest’ultimo ferma l’azione insidiosa delle menzogne. Che cos’è un’ osservazione? È possibile solo se l’oggetto dell’osservazione viene trasportato dall’interno verso l’esterno.

Il confronto con il cosiddetto male, con l’immorale, è da un lato una grande sfida per l’uomo, ma dall’altro rappresenta la possibilità di promuovere in modo intenso la forza del sistema fagocitario (parte del sistema immunitario). Se una persona riesce a formare rappresentazioni da un punto di vista oggettivo, attraverserà il confine del proprio corpo e svilupperà lentamente e sicuramente le forze di cui ha bisogno per una vita autodeterminata e libera. Di conseguenza si verificherà raramente che vi siano delle reazioni eccessive del sistema immunitario, che lavorano in modo distruttivo sulle strutture degli organi. Si ridurranno i casi di esaurimento passivo delle difese cellulari. Non sono i virus che dovrebbero assumere il controllo delle cellule negli esseri umani, ma la consapevolezza matura e libera dell’uomo. Questo tipo di potenziale curativo dovrebbe essere promosso su vasta scala in futuro.

Anmerkungen

Anmerkungen
1 Il libro non è ancora tradotto dal tedesco. Indicazioni sullo sviluppo di questa capacità dell’individuo di staccarsi dal passato e di fare un nuovo inizio si trovano anche nel libro “La dimensione dell’anima nello yoga” di Heinz Grill nel capitolo del 5° chakra, il viśuddha-chakra.
2 “Spirito del tempo”, questa espressione adottata nell’Ottocento indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca.
3 Fisiologicamente, il Coronavirus può contribuire successivamente in modo significativo al carcinoma bronchiale. Non immediatamente, ma qualche anno dopo, la debolezza causata dalla polmonite può dare la disposizione a questa grave malattia. I timori che esistono oggi sull’infiammazione sono generalmente molto improduttivi. È proprio la situazione di paura che priva la gente di ogni reale rafforzamento per una sana difesa.
4 I virus sono tecnicamente rilevabili dal 1940.
5 Sono noti casi di malattia in cui persone sono state infettate da pazienti che apparentemente non hanno mostrato alcun segno di malattia o solo segni molto lievi di malattia. Tuttavia, non è semplicemente possibile testare tutti gli esseri umani sulla presenza del Coronavirus. Anche se i provvedimenti di isolamento in Cina hanno probabilmente avuto un effetto frenante e il numero di nuove infezioni è diminuito, l’isolamento e i test di massa non saranno sufficienti a prevenire l’ulteriore diffusione del virus.
6 Questo concetto è in un certo contrasto con la definizione convenzionale di guarigione intesa come ripristino della salute attraverso il raggiungimento dello stato di salute iniziale: “La guarigione è il processo di ritorno allo stato disalute di unorganismo squilibrato, malato o danneggiato.” (vedi it.wikipedia.org/wiki/Guarigione, stato 11.03.2020 Il pensiero dello sviluppo nel convenzionale processo di guarigione non viene preso in considerazione.
7 Ci sono una serie di virus che possono colpire l’uomo soltanto negli anni successivi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *