Artikel von Heinz Grill
Postato il 2. Dicembre 2022
Se si osserva una persona quando giudica gli altri o giudica le situazioni apparentemente minacciose in cui si trova, si può notare che spesso sta cercando la propria giustificazione e autoaffermazione. Forse più del novanta per cento di tutti i giudizi espressi nel mondo sono costruzioni ausiliarie puramente personali e quindi sono o proiezioni o tentativi di autodifesa inopportuni caratterizzati dall’offesa e marcati da ignoranza. Cosa sono le proiezioni? Sono argomenti creati o prodotti che si avvicinano molto al pregiudizio o addirittura alla condanna. L’aspetto tipico della proiezione si basa su un apparente vedere e percepire l’altro, ma solo apparentemente. La percezione e il giusto riconoscimento delle circostanze appaiono attraverso il velo della propria realtà. È quasi come il collega che tiene controluce una serie di diapositive per trovarne il tema di base ma alla fine, addirittura infuriato, rimprovera al fotografo di aver sottoesposto tutte le foto. Sfortunatamente, colui che è stato così rapido nel giudicare, nel guardare le immagini aveva dimenticato di togliersi i forti occhiali da sole, che gli conferivano un fascino particolare mentre guardava le immagini.
Un esempio di proiezione e del falso giudizio derivante da essa
L’invidia, la gelosia o l’incapacità di formare percezioni sane, infine particolarmente gli stati di debolezza personali portano a queste formazioni di giudizio affrettate e frequenti, che sono, però, solo lo specchio della propria consapevolezza emotiva e non libera. Una donna, ad esempio, vede ovunque un elemento sessuale, condanna queste ultime con termini volgari perché vive la propria vita istintiva/sessuale in modo così esagerato che ora può solo proiettare questa bramosia esuberante sugli altri. Si distrae da se stessa. Si tratta di una proiezione della vita interiore verso l’esterno e di una condanna degli altri: gli altri sono libidinosi. Perché è necessario giudicare costantemente gli altri? Le forme distorte e proiettive della formazione di giudizio sono in genere più frequenti dei giudizi reali elaborati correttamente sanamente.
Perché i giudizi corretti non si fanno strada nel mondo intero?
La visione spirituale sulla formazione di un giudizio è significativa, perché è particolarmente importante per quelle persone che si occupano dei fondamenti spirituali del tempo e della questione dello sviluppo per il futuro. A quale risultato hanno condotto le numerose lotte nella politica con posizioni e contrapposizioni in difesa della verità o della menzogna? Quasi sempre hanno provocato un indurimento reciproco. I giudizi della ricerca scientifica, come ad esempio quelli di Bhakdi, erano abbastanza solidi e tuttavia non sono stati utilizzati sufficientemente in modo costruttivo. Questo non è dovuto a Sucharit Bhakdi e al suo lavoro scientifico, piuttosto alle persone che lo rappresentano e che sono troppo vincolati da attaccamenti e dalle proprie paure. Forse si potrebbe elaborare un semplice modo per valutare quando una verità può affermarsi e quando invece viene persa a causa di ogni sorta di bugie ed opinioni politiche.
L’intero cosmo vive nel corpo astrale dell’essere umano, quindi vivono in esso tutte le relazioni personali e le esatte proporzioni di bene e male, di edificazione e demolizione, di azioni esemplari che hanno prodotto una forma buona e di azioni che hanno prodotto una forma sgradevole. Inoltre gli antenati vivono con il cosmo e sono direttamente connessi con l’inconscio profondo. Ebbene, se qualcuno formula un giudizio corretto o adotta un giudizio vero che proviene dalla comunicazione con il mondo esterno, necessita di un proprio stato d’anima buono, indipendente, cioè libero da attaccamenti. Il corpo astrale può espandersi liberamente e rallegrarsi nelle relazioni se la sua interiore condizione è in una buona e sensibile relazione con l’insieme. Ma se così non fosse, la personale condizione interiore di attaccamento soffocherà il buon giudizio esistente. Le percezioni di Sucharit Bhakdi sono quindi corrette e tuttavia incontrano un potenziale di attaccamento troppo elevato nell’uomo. Sono questi attaccamenti, nella loro totalità, che alla fine impediscono il riconoscimento della verità nella scienza e nella questione del Covid. Quanto la consapevolezza può irradiare liberamente e ampiamente è significativo affinché i giudizi possano manifestarsi nel senso di una verità.
Spiritualmente, si può vedere direttamente che lo scienziato Bhakdi dice qualcosa di vero, però questa verità viene affossata e privata di un possibile potere, come un processo respiratorio legato dalle proprie paure viene privato del suo potenziale.
Gli effetti delle forze astrali
È inoltre importante mettere alla luce della nostra attenzione altri aspetti del cosiddetto corpo astrale, ovvero delle facoltà dell’anima dell’essere umano. Può servire a questo scopo un esempio dall’esperienza pratica dell’Oasi del Sole di Naone. Negli ultimi due anni di lavoro nei corsi spirituali, ci sono state solo quattro volte delle condizioni con risultati negativi. Gli altri corsi, fine settimana e settimane intere, sono stati edificanti in maniera impeccabile. Ma cosa è successo in quei quattro weekend che non hanno avuto un risultato costruttivo? Sono diventati vittima di giudizi, e bisogna considerare ciò come qualcosa di carattere malevolo. A questi corsi venivano persone che in realtà portavano con sé una certa intenzione: non la volontà d’imparare ma di distruggere. Si sentivano più validi delle persone che lavoravano lì e degli studenti che partecipavano. Alcuni di loro avevano anche una formazione come insegnanti di yoga, ma non sono mai riusciti a risolvere in modo positivo i loro rapporti relazionali con i colleghi e con gli amici più cari. Non appena entrati nella sala, hanno iniziato a giudicare ferocemente le persone che insegnavano. Per esempio, secondo loro, il lavoro e il confronto con i testi era pessimo, anche se loro stessi non avevano mai fatto un lavoro adeguato in questo senso. Gli esercizi fisici sono stati talvolta criticati severamente, soprattutto da coloro che non erano riusciti a padroneggiare nemmeno le forme più elementari degli esercizi. Invece di mettere sull’attenti coloro che criticavano in modo così poco sensato, si sviluppò all’improvviso una strana rinuncia del proprio sé da parte degli insegnanti e persino degli studenti partecipanti e tutti pensarono che si dovesse prestare particolare attenzione a queste critiche, che erano poco sensate e solo distruttive.
I giudizi che erano stati scagliati nella sala acquisirono improvvisamente una forza reale ed influenzarono tutte le persone che stavano facendo seri sforzi per lavorare. I giudizi erano espressi anche in termini molto personali, gli insegnanti erano orgogliosi, vanitosi e si poteva vedere nei loro volti la loro totale delusione. Di fatto coloro che venivano attaccati da giudizi errati, dopo poco tempo, non erano più in grado di praticare asana e coloro che erano stati giudicati orgogliosi ed infantili non erano più in grado di leggere ad alta voce in pubblico e di creare un’immaginazione adeguata. Il caos si sviluppò in modo perfetto attraverso l’enunciazione di giudizi malevoli. In ogni caso, i giudizi errati hanno creato un ciclone e una situazione drastica d’improvvisa incapacità. I giudizi erano accuse ed il senso di colpa si manifestava effettivamente come uno spettro oscuro nell’aura delle persone colpite.
Quali processi avvengono sul piano astrale, sul piano in cui le forze sottili del conscio e dell’inconscio entrano in un grande scambio? Quando qualcuno esprime un giudizio su una cosa o su una persona, che non ha elaborato e che avviene senza una percezione sufficiente o addirittura del tutto carente, crea per un gruppo o per i suoi simili una sorta di figura cosmica, una figura astrale, che dal momento in cui non viene sufficientemente rifiutata cognitivamente agisce come un principio guida. Questo essere creato diventa effettivamente visibile nel regno astrale e ha un effetto immediato sulle persone coinvolte e sull’ambiente. Poiché questo essere – elevato al rango di principio guida – è stato creato attraverso la mancanza di percezione e attraverso un giudizio pronunciato, esso esiste come un corpo estraneo, per così dire come un virus creato in laboratorio, che viene liberato e rilasciato sull’umanità. Il falso giudizio diventa un’esistenza. Poiché rappresenta una realtà astrale, può essere percepito intuitivamente dalle persone più diverse e diffondersi in una catena di proiezioni emotive e intellettuali. Improvvisamente, persone estranee puntano il dito sul condannato e molte volte pronunciano le parole esatte del giudizio originario che era stato rivolto a quella persona. Per esempio, una persona disse di ammalarsi sempre quando veniva a Naone. Disse che per questo motivo non poteva più venire perché non poteva permettersi di ammalarsi sempre. In un primo momento, questa affermazione sembra abbastanza logica e possibile in base all’esperienza personale. Tuttavia con uno sguardo più attento si può correggere questa affermazione e scoprire le emozioni caratterizzate da forti attaccamenti e passioni. Infatti, questa persona era arrivata con una totale antipatia e aveva cercato argomenti contro l’evento. Ha proiettato la sua antipatia sulla formazione che si svolgeva lì e sulle persone che insegnavano. Improvvisamente, nella classe si è creata un’atmosfera in cui un grande numero di persone ha affermato di sentirsi male e che la colpa era dell’insegnamento malfatto. I conflitti, con l’attribuzione delle colpe, si accesero e nessuno sapeva più da dove provenisse la vera causa. Quando, dopo qualche sforzo, la situazione poté essere chiarita, i presenti si resero conto di essere stati letteralmente catturati dal principio guida di un falso giudizio, e tutti i sintomi si dissolsero immediatamente e la gioia dell’insegnamento poté tornare. In ogni caso, i giudizi derivanti dagli attaccamenti e dalle proiezioni creano una terribile deformazione della realtà e conducono le persone che seguono queste influenze in situazioni drammatiche e malsane. Questi giudizi sono tanto più violenti quando sono fatti da discepoli spirituali o da ex discepoli spirituali che dovrebbero avere una grande responsabilità.
Autodistruzione attraverso giudizi sbagliati
Ma cosa accade a coloro che emettono giudizi e proiettano le loro proiezioni nel mondo? Queste persone entrano nel loro giudizio, diventano il principio guida che hanno creato. Quando un persecutore di una setta accusa di sociopatia una persona che ha una visione diversa dalla sua e che contraddice il suo sistema di credenze, diventa lui stesso un sociopatico. I giudizi che vengono pronunciati così rapidamente da posizioni di fede, da zelo politico o da mancanza di relazione sono pronunciati senza una solida percezione, senza la conoscenza del pensiero e senza la consapevolezza dell’oggetto che si condanna.
I giudizi sbagliati creano un’immediata auto-condanna per la persona che li esprime. Dopo il decesso del corpo fisico, quando l’anima si libera nell’aldilà, l’individuo entrerà nella struttura con travi e sbarre pesanti che ha creato per se stesso giudicando e vi troverà la propria prigione. Egli diventerà l’edificio stesso, con tutte le spine, gli spigoli, i muri, i pilastri che ha creato nei suoi giudizi. Avendo lasciato la sfera corporea, non potrà più avvalersi del mezzo della proiezione e cadrà così nello stato fatale del proprio giudizio.
Un giudizio vero è sempre costruttivo, lungimirante, non lesivo, gioioso e dà forze di vita. Questo giudizio però, richiede un lavoro per essere raggiunto e un confronto da molteplici punti di vista. Un giudizio sbagliato, basato su proiezioni è il mezzo più forte che allontana l’essere umano da qualsiasi sviluppo spirituale e chiude tutte le porte per una vita relazionale intatta. Può nascondere il corpo e le proprie condizioni sfavorevoli, ma per quanto tempo e a quale prezzo? Dal momento in cui una persona giudica ingiustamente un’altra, sia intenzionalmente attraverso l’esercizio scorretto di potere da parte dell’’autorità statale o giudiziaria, sia per difficoltà relazionali umane, l’anima, silenziosamente, nell’inconscio profondo, cede i suoi poteri più preziosi al materialismo del mondo e crea un numero infinito di processi di separazione. L’essere umano che esprime giudizi sbagliati danneggia se stesso, perché la materia lo condurrà in modo irrazionale ad uno stato privo di patria e d’anima. L’individuo che mette un giudizio errato nel mondo attua una divisione nel mondo ed egli ora, in quanto creatore di questo giudizio, è costretto a trasferirsi in una baracca fatiscente dove avrà paura che le travi del tetto gli cadano in testa. Il condannato, invece, che non accetta a cuor leggero le condanne, ma che continua a cercare la verità ed elabora una chiara comprensione e spiegazione di ciò che è accaduto a partire dalle menzogne e dai giudizi di condanna, assorbe le forze positive che chi ha emesso il giudizio porta nella sua anima e che ora non può più usare in modo sensato. Grazie alla saggezza, colui che viene giudicato può ricondurre la situazione a proprio beneficio. Una donna, ad esempio, offende psicopaticamente e nel modo peggiore gli eventi spirituali. Questa azione viene però riconosciuta da coloro che devono affrontare e sopportare la sofferenza e la donna viene percepita in tutta la sua immaturità e debolezza. Chi ora non cede a questi insulti, ma li elabora con conoscenza acquista una bellezza straordinaria, mentre la signora offensiva, con la sua natura psicopatica, mostra una bruttezza indescrivibile. Le vie della saggezza possono raggiungere una felice ascesa nonostante i giudizi esistenti. Nelle regioni astrali, la persona ingiustamente condannata vince se intraprende un’azione conoscitiva e non rimane in mere strategie di difesa con giustificazioni personali. Riceve un nutrimento silenzioso da colui che giudica, che nel far ciò rinuncia alle parti più preziose della sua anima e si abbandonerà a un’infinita varietà di compensazioni e ulteriori delusioni.2) Un’idea di come il mondo spirituale, sotto forma dell’angelo, si allontani da chi giudica gli altri è espressa con un linguaggio semplice nella leggenda per bambini dei fratelli Grimm “I tre rami verdi”. In questo racconto, un singolo giudizio apparentemente giustificato, ma comunque insensato, su un altro essere umano porta alla perdita immediata della spiritualità per il protagonista, con conseguenze di grande portata.
Nel corpo astrale dell’uomo, i giudizi falsi ricadono sul loro stesso autore.
Anmerkungen
⇑1 | Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. (Mt 7,1-6) In questo passaggio del Vangelo è interessante che nelle ultime frasi venga menzionata la strana incitazione a non gettare i valori sacri ai cani e le perle ai porci. In modo logico, questo passaggio si unisce alla definizione di giudizio. In ogni caso, non c’è mezzo più forte per sprecare se stessi e le proprie parti più preziose dell’anima che giudicare in modo sbagliato e forse anche giudicare contro coloro che vorrebbero portare lo sviluppo. Oggi, quando si condannano in pubblico persone che si dedicano con buon impegno, si sprecano i tesori finora acquisiti e ci si abbandona a una vita materialisticamente primitiva e priva di valore. Similmente, quando si condannano la spiritualità e le persone che si impegnano per la spiritualità solo per attaccamenti personali o di incapacità propria, cercando motivi per denigrarle, si gettano davvero i doni più preziosi ai cani. Il passaggio del Vangelo è quindi composto in forma molto chiara e descrive in modo immaginativo una profonda legge spirituale. |
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⇑2 | Un’idea di come il mondo spirituale, sotto forma dell’angelo, si allontani da chi giudica gli altri è espressa con un linguaggio semplice nella leggenda per bambini dei fratelli Grimm “I tre rami verdi”. In questo racconto, un singolo giudizio apparentemente giustificato, ma comunque insensato, su un altro essere umano porta alla perdita immediata della spiritualità per il protagonista, con conseguenze di grande portata. |